Lager per uccelli
denunciato medico di Menaggio
martedì, 03 maggio 2011
A seguito di una segnalazione anonima (poi verificata) giunta alla Polizia locale provinciale, gli agenti coordinati dal commissario aggiunto Luigi Galeazzi e dal comandante Claudio Comolli hanno eseguito ieri un blitz in una palazzina di Lipomo, in via Poggio Belvedere.
La scena che si son trovati davanti gli agenti, quando sono entrati in un garage, è stata raccapricciante. Lo stesso commissario ha dichiarato “In 29 anni di attività non avevo mai visto una cosa del genere, un odore nauseabondo saliva dalla rampa che porta ai garage“.
La prima visione appena aperto il garage è stata di una volpe che dentro la gabbia girava continuamente su se stessa come impazzita.
Pare che alcuni animali fossero lì da due anni, e che già due volte in questo lasso di tempo, alcuni condomini avessero fatto presente la situazione durante alcune riunioni condominiali.
Sono state rinvenute una trentina di piccole gabbie contenenti rapaci diurni e notturni, in condizioni igieniche che definire disastrose è un eufemismo.
Uccelli di aperture alari anche di un metro o oltre schiacciati tra le sbarre di gabbiette per passeriformi, odori, esalazioni di escrementi, uno scenario a detta degli intervenuti impressionante.
Per l’esattezza le specie rinvenute sono 1 taccola, 3 cornacchie grigie, 1 corvo imperiale, 4 gazze, 1 crociere, 6 gheppi, 2 civette, 1 ghiandaia, 2 allocchi, 2 gufi comuni, 2 sparvieri, 5 poiane, 1 nibbio bruno, oltre a 1 volpe ed 1 coniglio; la magior parte dovranno essere abbattuti per le condizioni sanitarie pessime a cui erano sottoposti.
Ad essere denunciato per maltrattamento di animali è un medico radiologo di istanza all’ospedale di Menaggio, Enrico Casartelli di 51 anni, il quale, fa sapere il suo legale l’avvocato Pier Paolo Livio, comparirà davanti al magistrato nei prossimi giorni.
Il garage lager è di proprietà della moglie del medico (anch’essa indagata) che ha dichiarato di non sapere nulla di quello che il marito faceva in quel locale di pochi metri quadrati (4 metri x 3) che era a suo uso.
Gli animali sono ora stati trasferiti presso il centro CRAS di recupero a Vanzago. Purtroppo per la maggior parte di loro, come scritto sopra, la vita terminerà a breve per impossibilità di recupero. Molti di loro hanno perso la vista a causa infiammazione delle cornee dovuta alle esalazioni delle deiezioni.
Cosa facesse il Casartelli con quegli animali o cosa volesse farne, è al vaglio degli inquirenti; il valore di ogni singolo rapace può aggirarsi tra i 1000 e 3000 euro ed una delle ipotesi degli investigatori è che il medico fosse rifornito da un cacciatore.
© Giovanni Salici
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…che tristezza, spero sia chiamato a rispondere delle sue azioni e punito in modo esemplare per ogni animale a cui ha arrecato queste sofferenze.
Simona